Il visto è un documento che permette a un cittadino di un paese di viaggiare e soggiornare in un altro paese per un determinato periodo di tempo. Tuttavia, in alcune situazioni non è necessario ottenere un visto, poiché esistono accordi bilaterali tra alcuni paesi che consentono ai cittadini di viaggiare senza visto, ma solo con i documenti d’identità.
I visti turistici, insieme ad altri tipi di visti come quelli per lavoro, studio o business, sono necessari ogni volta che si varca il confine nazionale.
Non è richiesto il visto se rispetti i seguenti criteri:
- Sei cittadino italiano
- Possiedi un passaporto diplomatico
- Arrivi da uno stato appartenente allo spazio Schengen e sei in possesso di cittadinanza o di un permesso di soggiorno rilasciato da uno degli stati membri
- Sei cittadino di uno dei paesi autorizzati a entrare in Italia per un massimo di 90 giorni
Quali sono i documenti necessari per richiedere il Visto per Turismo?
Per richiedere il Visto per Turismo è necessario presentare i seguenti documenti:
- Un titolo di viaggio valido, come il passaporto
- Una fideiussione bancaria che garantisca di avere abbastanza denaro per sostenersi durante il soggiorno in Italia
- Una prenotazione di albergo o l’indicazione del luogo dove si verrà ospitati
- I biglietti di viaggio di andata e ritorno (o prenotazione)
- Un’assicurazione sanitaria che copra eventuali ricoveri ospedalieri, cure mediche e le spese di rientro nel proprio Paese
- Lettera di invito nel caso in cui si voglia ospitare il turista
È necessario presentare la richiesta di visto presso l’ufficio visti dell’Ambasciata o Consolato italiano situato nel vostro luogo di residenza abituale.
Per richiedere il visto tramite il sito dell’ambasciata, è necessario compilare un modulo con i propri dati e indicare un indirizzo, come ad esempio quello dell’albergo nel Paese ospitante.
FIDEIUSSIONE BANCARIA
La fideiussione per visto turistico è un’assicurazione per i cittadini stranieri che desiderano ottenere un visto per entrare in Italia o in uno dei Paesi dell’area di Schengen. Garantisce che il soggetto che ospita il visitatore sarà in grado di sostenere finanziariamente le sue necessità durante il soggiorno.
La fideiussione coinvolge un terzo soggetto che si impegna a garantire il sostentamento di un cittadino extracomunitario in Italia. Di solito una banca o un’assicurazione fornisce le finanze necessarie per il soggiorno e interviene se lo straniero non può coprire le spese.
Per ottenere una fideiussione bancaria per un visto turistico, il residente in Italia deve depositare un importo specifico per garantire il soggiorno dell’ospite. Questa somma rimane bloccata per il doppio del tempo della fideiussione, ad esempio 180 giorni per un soggiorno di 90 giorni. Se lo Stato italiano non richiede la somma entro il termine, tornerà a disposizione del depositante.

LETTERA DI INVITO
Il documento della lettera di invito consente a un cittadino straniero regolarmente soggiornante o a un cittadino italiano di invitare un cittadino straniero in Italia per motivi turistici. Chiunque voglia ospitare un parente o un amico straniero in Italia, o un cittadino italiano, deve compilare una lettera d’invito specifica, indicando il vitto, l’alloggio e eventuali cure mediche per la persona ospitata.
Chi deve fare la lettera di invito?
La lettera deve essere compilata da chi risiede in Italia e inviata al soggetto che si desidera ospitare. Quest’ultimo dovrà presentare la lettera all’Ambasciata o Consolato italiani nel proprio Paese di origine per ottenere il visto turistico.
Alcune Ambasciate accettano la lettera di invito senza firma autenticata, richiedendo solo la fotocopia del documento di identità del dichiarante. Altre Ambasciate, invece, richiedono la firma autenticata.
Per scrivere una lettera di invito, è necessario fornire i seguenti dettagli:
- I dati personali della persona che si desidera ospitare
- La durata e il motivo del soggiorno
- Informazioni sulla posizione lavorativa della persona ospitata, se lavora o meno nel proprio paese
- Eventuali legami di parentela con la persona ospitata
- L’indirizzo dell’alloggio in cui la persona ospitata risiederà una volta ottenuto il visto di ingresso
- Una copertura assicurativa sanitaria di almeno €30.000 per le spese di ricovero ospedaliero d’urgenza e le spese di rimpatrio.
Per la lettera di invito per stranieri sono necessari i seguenti documenti:
- Copia del documento di identità e del codice fiscale di chi invita
- Permesso di soggiorno per i non cittadini italiani
- Documentazione che attesti il possesso di un alloggio disponibile
- Assicurazione sanitaria
- Prenotazione del volo di andata e ritorno
- Documentazione che dimostri il possesso di risorse economiche
- Passaporto con validità di almeno 6 mesi dalla data di richiesta per chi desidera venire in Italia
Dove bisogna andare per fare la lettera di invito?
Per ottenere l’ingresso in Italia, la lettera di invito deve essere presentata al Consolato o all’Ambasciata italiana nel Paese di residenza dello straniero che desidera visitare l’Italia.
Pertanto, lo straniero che desidera richiedere un visto di ingresso per turismo in Italia deve presentare all’Ambasciata o ai Consolati italiani nel suo Paese di origine una lettera di invito da parte di un cittadino italiano o straniero residente in Italia, rispettando tutti i requisiti sopra indicati.
Cosa fare quando un ospite arriva in Italia?
Se l’ospite è ospitato in una casa privata, il proprietario o il locatario deve comunicarlo alla Polizia locale entro 48 ore dall’ingresso in Italia tramite dichiarazione di ospitalità. Se l’ospite è ospitato in un hotel, non c’è bisogno di preoccuparsi poiché sarà l’hotel stesso a segnalare alla polizia.
Inoltre, entro 8 giorni dall’ingresso in Italia, sarà necessario compilare la dichiarazione di presenza.
Quanto tempo ci vuole per ottenere un visto turistico?
I tempi per ottenere un visto variano a seconda del tipo. Per i visti Schengen, che sono per brevi soggiorni, ci vogliono generalmente 15 giorni, prorogabili fino a 45 giorni in casi particolari. Per i visti nazionali, che sono per lunghi soggiorni, il visto viene rilasciato entro 90 giorni dalla richiesta, con tempi diversi a seconda dello scopo del viaggio (30 giorni per lavoro subordinato, 30 giorni per ricongiungimento familiare e 120 giorni per lavoro autonomo).
Qual è la differenza tra durata e validità del visto?
Ogni visto di ingresso indica due periodi temporali:
- La durata rappresenta il massimo periodo di soggiorno consentito
- La validità indica il periodo durante il quale il visto può essere utilizzato
Di solito, la validità del visto è più lunga della sua durata effettiva; specifica i giorni in cui il visto può essere utilizzato. Il visto scade all’ultimo giorno indicato dalla validità e entro tale data lo straniero deve lasciare lo spazio Schengen, altrimenti il suo soggiorno diventa irregolare.
Quanti ingressi sono permessi con un visto?
I visti possono essere rilasciati per uno, due o più ingressi, sia per soggiorni brevi che lunghi. Il numero di ingressi consentiti è indicato sul visto con “01” o “02” per uno o due ingressi, e “MULT” per più di due ingressi. Se sono consentiti più ingressi, il titolare del visto può effettuare uno o più soggiorni, purché la durata totale non superi il periodo concesso dal visto, a partire dalla data del primo ingresso nell’area Schengen. I visti per ingressi multipli con validità da sei mesi a cinque anni sono disponibili solo per il visto Schengen uniforme e solo in casi eccezionali.
C’è un diritto al rilascio del visto?
In generale, non c’è un “diritto” all’ottenimento del visto, ma solo un “interesse legittimo”. Se vi viene negato un visto Schengen o un visto nazionale che non è stato richiesto per motivi familiari, è possibile presentare ricorso, tramite un avvocato, al T.A.R. del Lazio entro 60 giorni dalla data di notifica del diniego.
Nel caso di un diniego di visto nazionale per motivi familiari, è possibile fare ricorso, tramite un avvocato, senza limiti di tempo, al Tribunale Ordinario.