Il 18 ottobre 2023 è stato emanato il Decreto Legislativo n. 152, per attuare la direttiva europea 2021/1883 riguardante le condizioni di ingresso e permanenza dei cittadini stranieri che desiderano lavorare in modo altamente qualificato in uno Stato membro dell’Unione Europea.
La Carta Blu UE (articolo 27 del Decreto Legislativo n. 286/98) è un permesso di soggiorno che viene concesso ai lavoratori stranieri altamente qualificati e che non rientrano nel sistema previsto dalle quote del decreto flussi.

Chi è un “lavoratore altamente qualificato”?
I lavoratori altamente qualificati sono coloro che hanno conseguito un titolo di istruzione superiore riconosciuto nel loro Paese di origine dopo aver completato almeno 3 anni di formazione e ottenuto una qualifica professionale superiore (diploma, certificato o altro titolo di formazione rilasciato dalle autorità competenti del loro Stato di provenienza).
Chi può richiederla?
Secondo l’articolo 27-quater, comma 1, i lavoratori stranieri definiti come “altamente qualificati” devono essere in possesso di uno dei seguenti titoli:
1. Titolo di istruzione superiore di livello terziario o di una qualificazione professionale di livello post secondario, rilasciato dall’autorità competente nel Paese di provenienza, che attesti il completamento di un percorso di istruzione superiore di almeno tre anni o di una qualificazione professionale di durata equivalente almeno al livello 6 del Quadro nazionale delle qualifiche
2. Qualifica professionale superiore accompagnata da almeno cinque anni di esperienza professionale di livello simile ai titoli di istruzione superiore di livello terziario, correlati alla professione o al settore specificato nel contratto di lavoro o nell’offerta vincolante
3. Qualifica professionale superiore accompagnata da almeno tre anni di esperienza professionale rilevante, acquisita nei sette anni precedenti la presentazione della domanda di Carta Blu UE, per dirigenti e specialisti nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione
Chi NON può richiederla?
Secondo l’articolo 27-quater comma 3, non è possibile ottenere la Carta Blu UE per le seguenti tipologie di permesso:
- Cure mediche
- Protezione speciale o in
- Attesa dell’esito sulla richiesta
- Protezione internazionale e richiedenti asilo
- Per ricercatori secondo l’articolo 27 ter del D.lgs 286/98
- Permesso UE di lungo periodo
- Per motivi di lavoro autonomo o subordinato
Inoltre, NON è possibile richiedere la Carta Blu se si:
- Entra in uno Stato membro dell’Unione Europea in base a impegni previsti da un accordo internazionale che agevola l’ingresso e il soggiorno temporaneo di determinate categorie di persone fisiche connesse al commercio e agli investimenti.
- È un lavoratore distaccato secondo l’articolo 27, comma 1, lettere a), g) e i) del D.Lgs n.286/98
- Beneficia dei diritti alla libera circolazione equivalenti a quelli dei cittadini dell’Unione in base agli accordi tra il Paese terzo di appartenenza e l’Unione Europea e i suoi Stati membri
- È destinatario di un provvedimento di espulsione, anche se sospeso
Come si può richiedere la Carta Blu UE?
1. Il datore di lavoro deve presentare la richiesta di autorizzazione al lavoro per i lavoratori altamente qualificati presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione della Prefettura competente
2. Secondo l’articolo 22, comma 2 del Decreto Legislativo 286/98, il datore di lavoro deve prima verificare presso il Centro per l’Impiego competente se esiste un lavoratore con i requisiti professionali corrispondenti a quelli del lavoratore extracomunitario altamente qualificato per il quale richiede l’autorizzazione al lavoro
3. E’ possibile procedere con la richiesta di autorizzazione al lavoro sul sito web del Ministero: dopo aver completato la registrazione, si accede all’area dedicata alle richieste di moduli, dove il datore di lavoro può compilare il modulo di richiesta di autorizzazione al lavoro per ottenere la Carta Blu UE (Modulo BC) utilizzando SPID
Quali sono i documenti da presentare?
Il datore di lavoro deve anche specificare:
- La proposta di contratto di lavoro o l’offerta di lavoro vincolante della durata minima di sei mesi
- La retribuzione annuale del lavoratore, che non può essere inferiore a quella prevista nei contratti collettivi nazionali o alla retribuzione media annuale lorda calcolata dall’ISTAT
- Il titolo di studio o la qualifica professionale di livello post-secondario, oppure l’attestato del possesso di una qualifica superiore maturata dal lavoratore
- I requisiti stabiliti dal decreto legislativo 6 novembre 2007, n. 206, limitatamente alle professioni regolamentate, che possono essere esercitate solo dopo l’iscrizione in Ordini,
- Collegi, albi, registri o elenchi tenuti da enti pubblici
La documentazione proveniente da autorità o soggetti non appartenenti a Paesi dell’Unione Europea deve essere legalizzata e allegata alla richiesta di autorizzazione, per poi essere presentata in copia autentica o copia conforme all’originale presso lo Sportello Unico Immigrazione al momento della firma del contratto di soggiorno.
Come funziona l’intero processo?
Se il datore di lavoro accetta la proposta, l’ufficio unico per l’immigrazione informerà l’ambasciata italiana nel paese di origine dello straniero e rilascerà il visto per l’ingresso in Italia.
L’ufficio unico per l’immigrazione convocherà il datore di lavoro e rilascerà l’autorizzazione al lavoro entro 90 giorni dalla presentazione della domanda. In alternativa, entro 90 giorni verrà comunicato il rifiuto della domanda (articolo 27 quater, comma 6).
Una volta arrivato in Italia, lo straniero deve recarsi entro 8 giorni lavorativi all’ufficio unico per l’immigrazione della prefettura competente per firmare il contratto di soggiorno e presentare la domanda di Carta Blu UE all’ufficio immigrazione della questura del luogo di residenza.
Una volta firmato il contratto di soggiorno, lo straniero dovrà compilare il kit postale per richiedere il rilascio della Carta Blu UE.
Con la Carta Blu UE posso richiedere il Permesso di Soggiorno Lungo Periodo UE?
Se si rispettano i seguenti requisiti, la Carta blu UE può essere trasformata in un permesso di soggiorno UE a lungo termine:
1. Aver soggiornato legalmente e ininterrottamente per 5 anni nel territorio dell’Unione Europea con una Carta blu UE
2. Possedere in Italia, da almeno 2 anni, un permesso di soggiorno in formato elettronico con la dicitura Carta Blu UE
Posso cambiare lavoro dopo aver ottenuto la Carta Blu UE?
Non immediatamente. Nei primi 2 anni, è necessario restare impiegato nel lavoro per il quale hai ottenuto la Carta blu, a meno che tu non abbia ottenuto il permesso dalle competenti Direzioni territoriali del lavoro.
Se perdo il lavoro cosa succede?
Se non trovi un nuovo lavoro entro tre mesi dalla disoccupazione, potresti perdere la tua Carta blu UE e dover lasciare il Paese.
È possibile lavorare in altri paesi dell’UE con la Carta blu?
Dopo 18 mesi di soggiorno legale, è consentito spostarsi in un altro paese dell’UE per svolgere un lavoro altamente qualificato. Tuttavia, è necessario fare una nuova richiesta di Carta blu UE nel Paese di destinazione desiderato
Posso richiedere il ricongiungimento familiare con la Carta Blu UE?
Sì, il titolare della Carta Blu UE ha il diritto di riunirsi con la propria famiglia, purché siano soddisfatti tutti i requisiti necessari. Ai familiari sarà rilasciato un permesso di soggiorno per motivi familiari.