La protezione internazionale è un tipo di difesa offerta dallo Stato italiano a coloro che scappano da persecuzioni, torture o trattamenti disumani o degradanti nel loro paese d’origine.
Questa protezione può essere fornita attraverso l’asilo politico (SCOPRI DI PIÚ) o la protezione sussidiaria.
In certi casi, un richiedente asilo o una persona già beneficiaria della protezione internazionale può decidere di rinunciarvi. Questo può avvenire per vari motivi, come ad esempio il fatto che la persona abbia trovato una soluzione nel suo Paese d’origine o che debba necessariamente fare ritorno.
Per quali motivi si potrebbe scegliere di rinunciare alla protezione internazionale?
Ci sono diverse ragioni per cui qualcuno potrebbe decidere di rinunciare alla protezione internazionale. Alcuni di questi motivi includono:
Cessazione, rinuncia al beneficio e rinuncia alla richiesta di asilo
La cessazione delle condizioni che avevano determinato il riconoscimento è disciplinata dagli articoli 9 e 15 del D.lgs. n. 251/2007 e viene pronunciata dalla Commissione Nazionale.
Al contrario, la rinuncia al beneficio, prevista dall’articolo 34 del D.lgs. n. 25/2008, è una decisione del titolare dello status che si basa sulla sua volontà incondizionata di rinunciare al beneficio.
La rinuncia alla richiesta d’asilo, contemplata dall’articolo 21 del D.lgs. n. 25/2008, è invece la possibilità di ritirare la domanda prima che venga presa una decisione di riconoscimento.
Come si fa a rinunciare alla protezione internazionale?
Per rinunciare alla protezione internazionale, è necessario presentare una domanda di rinuncia presso la Questura competente. La domanda deve essere scritta e contenere i dati anagrafici del richiedente, la data di presentazione della domanda di protezione internazionale e la motivazione della rinuncia. Dopo aver esaminato la domanda, la Questura competente rilascia un provvedimento di rinuncia alla protezione internazionale se la ritiene fondata.
Quali sono le conseguenze per la rinuncia?
Rinunciare alla protezione internazionale porta alla perdita del permesso di soggiorno in Italia e comporta automaticamente l’espulsione del richiedente.
Quali sono le alternative alla rinuncia alla protezione internazionale?
Invece di rinunciare alla protezione internazionale, si possono considerare le seguenti alternative:
Consigli per la rinuncia
Prima di decidere di rinunciare alla protezione internazionale, è consigliabile consultare un avvocato o un altro esperto legale. Questo professionista può fornire informazioni sulle possibili conseguenze della rinuncia e aiutare a valutare se sia la scelta più adatta per il richiedente.
Restituzione passaporto
Una volta che il richiedente asilo abbia rinunciato alla protezione internazionale, la Questura provvederà a restituire il passaporto.
Rinuncia alla protezione sussidiaria
Per rinunciare alla protezione sussidiaria, è necessario presentare una richiesta scritta in Questura, dichiarando la volontà di rinunciare a tale protezione. Il procedimento è simile a quello per la rinuncia all’asilo politico.
Quando un rifugiato politico può tornare nel suo paese?
Un rifugiato politico non può tornare nel suo paese finché detiene lo status di protezione internazionale. Solo dopo aver ottenuto la cittadinanza italiana sarà in grado di farlo.
Qual è la distinzione tra rifugiato e richiedente asilo?
Il rifugiato è colui che ha ricevuto una risposta positiva alla sua richiesta di asilo, mentre il richiedente asilo è ancora in attesa di una risposta da parte della Commissione territoriale o del Tribunale.
Né il rifugiato né il richiedente asilo possono fare ritorno nel loro Paese d’origine.
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