Non stiamo parlando della “ex Carta Soggiorno illimitata”, ma di un documento che attesta il diritto di soggiorno della durata di 5 anni nel territorio italiano per i familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione Europea.
L’articolo 10 del Decreto Legislativo 30/2007, intitolato “Carta di soggiorno per i familiari del cittadino comunitario non appartenenti a uno Stato membro dell’Unione europea”, stabilisce che i familiari del cittadino dell’Unione che non sono cittadini di uno Stato membro, dopo tre mesi dall’ingresso nel territorio nazionale, possono richiedere alla Questura competente la “Carta di soggiorno di familiare di un cittadino dell’Unione”.
La richiesta di questo documento può essere presentata da una vasta gamma di familiari, tra cui coniugi e partner uniti civilmente, figli, genitori, nonni, nipoti e altri parenti, purchè dimostrino di essere parenti di cittadini dell’Unione Europea.
La Carta di soggiorno per familiare di cittadino UE ha una validità di 5 anni a partire dalla data di rilascio e consente di lavorare a partire dalla data di emissione. La Carta rimane valida anche se si è temporaneamente assenti dall’Italia per un periodo non superiore a 6 mesi all’anno.
La carta di soggiorno permanente può essere rinnovata automaticamente ogni dieci anni, tuttavia è necessario presentare la domanda prima della scadenza della carta di soggiorno.
Per ottenere la Carta di soggiorno per familiare di cittadino UE permanente, è necessario presentare la richiesta presso la Questura. Il diritto di soggiorno permanente viene perso in ogni situazione in cui si rimane assenti dal territorio nazionale per più di due anni consecutivi.
Quali sono i documenti necessari per la richiesta?
Qual è la differenza tra permesso di soggiorno per motivi familiari e carta di soggiorno?
Il Permesso di Soggiorno per Motivi Familiari è il titolo di soggiorno necessario per i cittadini stranieri non comunitari che hanno fatto ingresso in Italia con un visto per Motivi Familiari a seguito del rilascio di Nullaosta al Ricongiungimento Familiare di un cittadino NON comunitario soggiornante in Italia. La carta soggiorno, invece, viene rilasciata al familiare di un cittadino italiano.
Si può perdere il diritto della carta soggiorno se il familiare con la cittadinanza decede
prima dei 5 anni?
No, ma solamente se:
Entrambi i familiari hanno risieduto nel territorio nazionale da almeno un anno prima della morte del cittadino dell’Unione
Si dimostri di svolgere un’attività lavorativa e di disporre risorse economiche sufficienti
Si può perdere il diritto della carta soggiorno in caso di divorzio/separazione?
La Corte di Cassazione che con la sentenza n. 19893 del 20 settembre 2010 ha stabilito che “il divorzio e l’annullamento del matrimonio con il cittadino dell’Unione europea non comportano la perdita del diritto di soggiorno dei familiari del cittadino dell’Unione non aventi la cittadinanza di uno stato membro, a condizione che il matrimonio sia durato almeno tre anni, di cui almeno uno nel territorio nazionale, prima dell’inizio del procedimento di divorzio o di annullamento”.
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