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CARTA SOGGIORNO PER FAMILIARE DI CITTADINO DELL’UE

Sai che se hai la cittadinanza italiana hai la possibilità di portare qua in Italia un tuo familiare e fargli avere subito la CARTA SOGGIORNO?

Non stiamo parlando della “ex Carta Soggiorno illimitata”, ma di un documento che attesta il diritto di soggiorno della durata di 5 anni nel territorio italiano per i familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione Europea.

L’articolo 10 del Decreto Legislativo 30/2007, intitolato “Carta di soggiorno per i familiari del cittadino comunitario non appartenenti a uno Stato membro dell’Unione europea”, stabilisce che i familiari del cittadino dell’Unione che non sono cittadini di uno Stato membro, dopo tre mesi dall’ingresso nel territorio nazionale, possono richiedere alla Questura competente la “Carta di soggiorno di familiare di un cittadino dell’Unione”.

La richiesta di questo documento può essere presentata da una vasta gamma di familiari, tra cui coniugi e partner uniti civilmente, figli, genitori, nonni, nipoti e altri parenti, purchè dimostrino di essere parenti di cittadini dell’Unione Europea.

La Carta di soggiorno per familiare di cittadino UE ha una validità di 5 anni a partire dalla data di rilascio e consente di lavorare a partire dalla data di emissione. La Carta rimane valida anche se si è temporaneamente assenti dall’Italia per un periodo non superiore a 6 mesi all’anno.

Cosa succede passati i 5 anni?
 
Secondo l’articolo 14 del Decreto Legislativo 30/07, in combinato disposto con l’articolo 20 della direttiva 2004/38/CE, viene stabilito che il familiare che non possiede la cittadinanza di uno Stato membro può ottenere il diritto di soggiorno permanente se ha risieduto legalmente in modo continuativo per 5 anni nel territorio nazionale insieme al cittadino dell’Unione Europea

La carta di soggiorno permanente può essere rinnovata automaticamente ogni dieci anni, tuttavia è necessario presentare la domanda prima della scadenza della carta di soggiorno.

Per ottenere la Carta di soggiorno per familiare di cittadino UE permanente, è necessario presentare la richiesta presso la Questura. Il diritto di soggiorno permanente viene perso in ogni situazione in cui si rimane assenti dal territorio nazionale per più di due anni consecutivi.

Quali sono i documenti necessari per la richiesta?

  • Passaporto valido (pagina con dati anagrafici e scadenze, eventuali visti e timbri di ingresso/uscita)
  • Eventuale altro tipo di permesso di soggiorno (se già in possesso)
  • Documento di identità del cittadino italiano/comunitario
  • Dichiarazione di ospitalità
  • Certificato di stato di famiglia del cittadino italiano/comunitario (rilasciato dal comune di residenza)
  • Documentazione che certifichi il grado di parentela (se proveniente dall’estero tradotta e legalizzata/apostillata)
  • Documentazione attestante il possesso di redditi da parte del cittadino italiano/comunitario (Cu/730/Unico)
  • Documentazione attestante la vivenza a carico (quando è richiesto che il familiare extra UE sia a carico del familiare UE/italiano mobile)
  • Pagamento del bollettino postale di 30,46 euro
  • 4 fotografie
  • 1 marca da bollo da 16€ per ogni persona con più di 14 anni

Qual è la differenza tra permesso di soggiorno per motivi familiari e carta di soggiorno?

Il Permesso di Soggiorno per Motivi Familiari è il titolo di soggiorno necessario per i cittadini stranieri non comunitari che hanno fatto ingresso in Italia con un visto per Motivi Familiari a seguito del rilascio di Nullaosta al Ricongiungimento Familiare di un cittadino NON comunitario soggiornante in Italia. La carta soggiorno, invece, viene rilasciata al familiare di un cittadino italiano.

Si può perdere il diritto della carta soggiorno se il familiare con la cittadinanza decede
prima dei 5 anni?

No, ma solamente se:

Entrambi i familiari hanno risieduto nel territorio nazionale da almeno un anno prima della morte del cittadino dell’Unione
Si dimostri di svolgere un’attività lavorativa e di disporre risorse economiche sufficienti

Si può perdere il diritto della carta soggiorno in caso di divorzio/separazione?

La Corte di Cassazione che con la sentenza n. 19893 del 20 settembre 2010 ha stabilito che “il divorzio e l’annullamento del matrimonio con il cittadino dell’Unione europea non comportano la perdita del diritto di soggiorno dei familiari del cittadino dell’Unione non aventi la cittadinanza di uno stato membro, a condizione che il matrimonio sia durato almeno tre anni, di cui almeno uno nel territorio nazionale, prima dell’inizio del procedimento di divorzio o di annullamento”.

Se hai domande o dubbi sulla procedura per ottenere la Carta Soggiorno per Familiare di Cittadino dell’Unione Europea, non esitare a contattare Latinos Nel Cuore.

Il nostro team di esperti è qui per aiutarti in ogni fase del processo, garantendoti un supporto professionale e personalizzato.

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