La cittadinanza italiana è uno status riconosciuto dall’ordinamento giuridico italiano che garantisce tutti i diritti civili e politici.

E’ possibile richiederla per diversi motivi, sia per “acquisto automatico”, come ad esempio per nascita sul territorio italiano, che per “acquisto volontario”, come nel caso del matrimonio con un cittadino italiano.

In questo articolo andremo a trattare il caso della richiesta di cittadinanza italiana per matrimonio.

In quali casi è possibile richiederla?

Il coniuge straniero o apolide di un cittadino italiano può ottenere la cittadinanza italiana dopo aver contratto matrimonio nel territorio italiano e aver risieduto legalmente nel paese per almeno 2 anni, o 3 anni se risiede all’estero. La richiesta di cittadinanza per matrimonio può essere presentata solo dopo il completamento di questo periodo di residenza.

Quando si hanno figli, è possibile fare domanda dopo 1 anno (18 mesi se si risiede all’estero)

Come si può richiedere?

Per ottenere la cittadinanza italiana per matrimonio, è necessario effettuare la richiesta online sul sito del Ministero dell’Interno, allegando i documenti richiesti per completare la procedura.

Documenti da presentare:

  1. Atto integrale di matrimonio trascritto in Italia: si tratta di una fotocopia autenticata dell’atto originale che riporta tutte le informazioni presenti nella pagina del registro di stato civile.
  2. Atto di nascita completo del richiedente: tradotto e legalizzato dall’Autorità diplomatica o consolare italiana o apostillato. Questo documento ha validità illimitata.
  3. Certificato penale del Paese di origine: a meno che il cittadino sia nato in Italia o risieda nel Paese da prima dei 14 anni. Questo certificato deve essere legalizzato o apostillato e tradotto come l’atto di nascita, ed ha validità di 6 mesi.
  4. Certificato di residenza in Italia
  5. Esatte generalità per chi ha cambiato cognome al matrimonio
  6. Copia del passaporto o carta d’identità
  7. Permesso di soggiorno
  8. Versamento di €250,00 al Ministero dell’Interno
  9. Conoscenza certificata della lingua italiana al livello B1
  10. Autocertificazioni dello stato di famiglia e penale
  11. Documento identificativo del coniuge italiano
  12. Marca da bollo da €16

Certificato di esatte generalità per chi ha cambiato cognome al matrimonio:

Nel caso in cui il cognome del richiedente sia cambiato a seguito del matrimonio e quindi vi sia una discrepanza tra le informazioni contenute nel certificato di nascita e i documenti attuali, sarà necessario presentare anche un certificato di corrette generalità insieme alla domanda di cittadinanza.

Il certificato di corrette generalità deve essere rilasciato dall’Ambasciata o Consolato del Paese di origine presente in Italia, con timbro e firma dell’autorità diplomatica. Inoltre, l’atto dovrà essere legalizzato presso l’ufficio legalizzazione della Prefettura competente.

Si precisa che la legalizzazione non è richiesta per i cittadini dell’Unione Europea (Regolamento UE 2016/1191).

Come alternativa al certificato di corrette generalità, è possibile presentare un certificato di matrimonio che attesti il cambio di cognome avvenuto in seguito al matrimonio.

Tempi di attesa:

L’attesa per ottenere la cittadinanza italiana è di 24 mesi, con possibilità di proroga fino a 36 mesi per le domande presentate dopo il 20 dicembre 2020. Questo cambiamento è stato introdotto dal Decreto Lamorgese che ha modificato l’articolo 9 ter della legge n. 91/92, riducendo il periodo da 4 a 3 anni. Tuttavia, per le pratiche avviate prima dell’entrata in vigore del Decreto Lamorgese, il termine rimane di 4 anni.

Se mi separo con il mio coniuge perdo il diritto della cittadinanza?

Nel caso in cui la separazione avvenga dopo il decreto di concessione della cittadinanza da parte del Ministero dell’Interno, non ci sono problemi: la cittadinanza acquisita non viene revocata.

Tuttavia, se la separazione della coppia avviene prima del decreto del Ministero dell’Interno, si perde il diritto di ottenere la cittadinanza.

Cosa posso richiedere se non sono passati ancora 2 anni?

Se sei sposato con un cittadino italiano ma non hai ancora trascorso 2 anni per poter richiedere la cittadinanza, hai comunque il diritto di ottenere la Carta di soggiorno per familiare di cittadino UE. Questo documento ha una validità di 5 anni ed è riconosciuto a coloro che sono sposati con un cittadino italiano o di un altro Stato membro dell’Unione Europea. Anche se prima del matrimonio eri un cittadino straniero irregolare senza permesso di soggiorno, puoi comunque ottenere la Carta di soggiorno.

Per richiedere la cittadinanza per matrimonio è richiesto un reddito minimo?

No, per richiedere la cittadinanza per matrimonio non è necessario avere un reddito minimo.

Devo fare il test B1 se ho la carta di soggiorno come familiare di un cittadino dell’UE?

Si, l’unico permesso di soggiorno esente dal test di lingua italiana B1 è il Permesso di Soggiorno Lungo Periodo UE, in quanto già richiede un superamento della lingua italiana di livello A2

Posso richiedere la cittadinanza se io e mio marito abbiamo due residenze diverse?

Sì, è possibile farlo a condizione che venga fornita la documentazione che dimostri la diversa residenza al momento della presentazione della domanda.

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