Il Testo Unico sull’Immigrazione (TUI) permette ai cittadini stranieri regolarmente residenti in Italia di chiedere il ricongiungimento familiare, consentendo ai propri familiari più stretti di entrare e rimanere nel paese.
Il cittadino straniero regolarmente soggiornante in Italia ha il diritto al ricongiungimento familiare se ha un legame di parentela con lo straniero residente all’estero.
Chi posso ricongiungere?
- Il coniuge (marito o moglie)
- Il partner unito civilmente
- I figli minorenni al momento della domanda, anche se nati fuori dal matrimonio, non coniugati, a condizione che l’altro genitore, se presente, abbia dato il consenso
- I figli maggiorenni a carico con invalidità totale e che non possono provvedere al proprio sostentamento
- I genitori a carico che non hanno altri figli nel Paese di origine o di provenienza e non sono coniugati con un altro coniuge regolarmente soggiornante
- I genitori a carico o ultra-sessantacinquenni, se gli altri figli nel Paese di provenienza non possono provvedere al loro sostentamento per gravi motivi di salute documentati
- Gli ascendenti diretti di primo grado di un minore non accompagnato titolare dello status di rifugiato
Requisiti necessari:
Per poter richiedere il ricongiungimento familiare in Italia, è necessario soddisfare i seguenti requisiti:
- Essere cittadino straniero non comunitario
- Risiedere regolarmente in Italia con un permesso di soggiorno valido
- Avere un reddito annuo non inferiore al minimo stabilito dalla legge
- Disporre di un alloggio adeguato alle esigenze del nucleo familiare, conforme ai requisiti igienico-sanitari e di abitabilità
- Stipulare un’assicurazione sanitaria per il familiare da ricongiungere
Quali tipi di permessi di soggiorno sono necessari per richiedere il ricongiungimento familiare?
Per richiedere il ricongiungimento familiare è necessario possedere uno dei seguenti tipi di permesso di soggiorno:
- Permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo
- Permesso di soggiorno di durata non inferiore ad un anno
- Permesso per lavoro subordinato
- Permesso per lavoro autonomo
- Permesso per asilo politico
- Permesso per protezione sussidiaria
- Permesso per motivi studio
- Permesso per motivi religiosi
- Permesso per motivi familiari
- Permesso per nomadi digitali o lavoratori da remoto
Successivamente sarà necessario ottenere un visto di ricongiungimento familiare presso l’ambasciata italiana per consentire ai propri familiari di entrare in Italia.
Richiesta NULLA OSTA
Nel 2024, per richiedere il ricongiungimento familiare, sarà necessario ottenere il nulla osta presso lo Sportello Unico Immigrazione. La richiesta dovrà essere presentata online dal cittadino straniero regolarmente residente in Italia, tramite l’accesso con SPID e l’allegato dei documenti relativi al reddito e all’alloggio.
Entro 90 giorni dalla richiesta, la Prefettura è tenuta a rilasciare il nulla osta secondo quanto stabilito dall’articolo 29, comma 8 del D.lgs 286/98. Nel caso in cui ciò non avvenga, è possibile inviare una diffida tramite un avvocato. Se anche la diffida non sortisce alcun effetto, sarà necessario presentare ricorso.
Cosa succede dopo aver ottenuto il Nulla Osta?
Una volta ottenuto il nulla osta e rispettati tutti i requisiti, la Prefettura trasmetterà telematicamente l’autorizzazione alla Autorità Diplomatica o Consolare italiana nel Paese del familiare da ricongiungere. Questo consentirà l’emissione del visto per il ricongiungimento familiare.
Da chi viene rilasciato il visto per ricongiungimento familiare?
L’ambasciata o l’autorità consolare nel paese di origine dello straniero è responsabile del rilascio del visto per ricongiungimento familiare.
Il familiare nel paese di origine deve presentare la domanda di visto per motivi familiari presso l’ambasciata o l’autorità consolare italiana.
Dopo un’intervista conoscitiva e i controlli di rito, l’autorità consolare o diplomatica rilascerà il visto di ingresso per motivi familiari.
Quanto tempo occorre per ottenere il visto per il ricongiungimento familiare?
Il visto per il ricongiungimento familiare deve essere rilasciato entro 30 giorni dalla presentazione della domanda. Tuttavia, l’articolo 6, comma 2 e 3 del Decreto Ministeriale 3 marzo 1997, n. 171, prevede la possibilità di prorogare tali termini nel caso in cui siano necessari ulteriori accertamenti o verifiche.
Rigetto, cosa devo fare?
Se il nulla osta o il visto per ricongiungimento familiare è stato rigettato, è importante agire prontamente contattando un avvocato specializzato che possa presentare un ricorso. Spesso, il rigetto del visto può essere dovuto al mancato rispetto di determinati requisiti o alla mancanza di prove del legame familiare tra i richiedenti. Per ulteriori informazioni, puoi leggere il nostro articolo dettagliato o contattare direttamente un avvocato esperto in materia.
Documenti da presentare:
- Copia del permesso di soggiorno e del passaporto del richiedente
- Codice fiscale del richiedente
- Marca da bollo da 16€
- Copia del passaporto del familiare che si vuole far venire in Italia
- Stato di famiglia del richiedente rilasciato dal comune di residenza (anche in autocertificazione)
I documenti richiesti possono variare a seconda del familiare da ricongiungere. Inoltre, il richiedente deve dimostrare di avere:
- Un alloggio idoneo conforme ai requisiti igienico-sanitari e di idoneità abitativa
- Un reddito minimo annuo derivante da fonti lecite non inferiore all’importo annuo dell’assegno sociale aumentato della metà dell’importo dell’assegno sociale per ogni familiare da ricongiungere
- Un’assicurazione sanitaria o altro titolo idoneo a garantire la copertura di tutti i rischi nel territorio nazionale a favore dell’ascendente ultrasessantacinquenne o della sua iscrizione al Servizio sanitario nazionale
1) ALLOGGIO IDONEO
Per ottenere l’autorizzazione, il richiedente deve dimostrare di avere un alloggio che rispetti i requisiti igienico-sanitari e di idoneità abitativa. L’alloggio deve essere sufficientemente grande da poter ospitare tutti i familiari da ricongiungere. La certificazione viene rilasciata dagli uffici comunali e prevede che per ogni persona siano disponibili almeno i seguenti metri quadrati:
- 1 persona: 14 mq
- 2 persone: 28 mq
- 3 persone: 42 mq
- 4 persone: 56 mq
- Per ogni persona aggiuntiva: +10 mq
Per poter richiedere un alloggio in affitto sono necessari i seguenti documenti:
- Contratto di affitto della durata minima di sei mesi a partire dalla data di presentazione della domanda, con ricevuta di registrazione e/o rinnovo;
- Certificato di idoneità alloggiativa rilasciato dal Comune per il ricongiungimento familiare o copia della ricevuta di richiesta del certificato con il codice RIA;
- Dichiarazione del titolare/i dell’appartamento sul Modello S2 che attesti il consenso ad ospitare anche i ricongiunti;
- Documento d’identità del titolare/i dell’alloggio, firmato dallo stesso/i.
Nel caso di ricongiungimento di un solo minore di 14 anni, il certificato di idoneità alloggiativa può essere sostituito dalla copia del contratto di affitto e dal consenso all’ospitalità redatto sul Modello S2, oltre alla fotocopia del documento d’identità del dichiarante/i, firmata dallo stesso/i.
Per poter vivere in una casa di proprietà sono necessari i seguenti documenti:
- Contratto di compravendita
- Certificato di idoneità alloggiativa rilasciato dal Comune per finalità di ricongiungimento familiare oppure copia della ricevuta di richiesta del certificato indicante il codice RIA.
2) REDDITO MINIMO
Il richiedente deve dimostrare un reddito mensile di almeno 534,41€, corrispondente a un reddito annuale di 6.947,33€ (tredici mensilità). Questo importo dovrà essere aumentato del 50% per ogni familiare che si intende ricongiungere.
- per far venire 1 familiare anche se minore di 14 anni, il reddito richiesto sarà di 10.420,99€
- per 2 familiari sarà di 13.849,65€
- per 3 familiari sarà di 17.323,31€
Cosa fare se non si dispone di un reddito sufficiente?
Per raggiungere il reddito minimo richiesto dalla legge, si possono prendere in considerazione anche gli assegni familiari e i redditi dei membri della famiglia che vivono nello stesso nucleo familiare del richiedente. Inoltre, è possibile richiedere il cumulo dei redditi con i familiari conviventi regolarmente soggiornanti.
3) ASSICURAZIONE SANITARIA
Per il ricongiungimento familiare di un genitore di età superiore ai 65 anni, in base all’articolo 29 comma 3 lettera b-bis), è necessario avere una polizza assicurativa che copra i rischi legati a malattie, infortuni o altri eventi idonei a garantire la copertura completa nel territorio nazionale. In alternativa, il genitore può essere iscritto al Servizio Sanitario Nazionale previo pagamento di un contributo il cui importo sarà stabilito con decreto del Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.
Cosa bisogna fare appena il cittadino straniero arriva in Italia?
Il cittadino straniero che è entrato in Italia con un visto dovrà registrare il suo primo ingresso entro 8 giorni dall’arrivo. Per fare ciò, dovrà prendere un appuntamento presso la Prefettura che ha emesso il nulla osta. È possibile prenotare l’appuntamento sul sito del Ministero dell’Interno. Successivamente bisogna presentare la domanda di permesso di soggiorno per motivi familiari compilando il kit postale.
Anche se si è legalmente sposati, è possibile che la richiesta di ricongiungimento venga respinta?
Anche se si è legalmente sposati, la richiesta di ricongiungimento familiare potrebbe essere respinta se il matrimonio è stato contratto con l’unico scopo di ottenere il permesso di soggiorno. In questo caso, è possibile fare ricorso con l’aiuto di un avvocato per difendere il proprio diritto al ricongiungimento, senza dover rispettare scadenze per la presentazione del ricorso.
Quanto tempo richiede il processo di ricongiungimento familiare?
Non c’è un tempo definito per completare il processo di ricongiungimento familiare. Secondo l’articolo 29 comma 8 del Decreto Legislativo n. 286/98, il nulla osta deve essere rilasciato entro 90 giorni e ha una validità di 6 mesi, mentre il visto di ingresso è rilasciato entro 30 giorni. Tuttavia, questi sono termini indicativi e non comportano sanzioni in caso di ritardo, quindi i tempi effettivi sono spesso più lunghi.
Si può richiedere il Ricongiungimento Familiare senza avere un reddito?
Il ricongiungimento familiare richiede il possesso del reddito richiesto dalla legge. Tuttavia, i titolari dello status di rifugiato non devono dimostrare alcun requisito reddituale. (art. 29 bis dlgs 286/98).